da it.aleteia.org
(Articolo completo, la preghiera è alla fine, preceduta da una scritta in grassetto)
Per secoli i cristiani si sono rivolti a San Giuseppe come potente patrono e fedele custode, padre e amico. Indicato come Gloria della Vita Domestica, Patrono dei Morenti e Terrore dei Demoni,
i cristiani invocano San Giuseppe per ottenere guarigione e
conversione, aiuto con i figli, un nuovo lavoro o una nuova casa e per
tutte le necessità di corpo e anima.
Onorato come patrono universale della Chiesa, San Giuseppe porta
avanti la sua protezione paterna del Signore Gesù dal Paradiso, curando
il Corpo Mistico di Cristo sulla Terra. Il padre adottivo del Figlio di
Dio è anche un padre per coloro che sono diventati figli e figlie di Dio
attraverso il sacramento del Battesimo.
Santi e papi nel corso dei secoli hanno sperimentato e lodato il
grande potere di intercessione di San Giuseppe. “Vorrei poter persuadere
tutti gli uomini ad essere devoti a questo santo glorioso”, ha scritto
Santa Teresa d’Avila nella sua autobiografia, “perché so per lunga
esperienza quali benedizioni possa ottenere per noi da Dio”.
“Tutti i cristiani, di qualsivoglia condizione e stato, hanno ben
motivo di affidarsi e abbandonarsi all’amorosa tutela di San Giuseppe”,
ha scritto papa Leone XIII nella sua enciclica sulla devozione a San
Giuseppe, la Quamquam pluries.
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Papa Benedetto XVI ha incoraggiato in modo particolare le coppie
sposate e i genitori a rivolgersi a San Giuseppe dicendo: “Solo Dio
poteva dare a Giuseppe la forza di far credito all’angelo. Solo Dio vi
darà, cari fratelli e sorelle che siete sposati, la forza di educare la
vostra famiglia come Egli vuole. DomandateGlielo! Dio ama che gli si
domandi quello che egli vuole donare. DomandateGli la grazia di un amore
vero e sempre più fedele, ad immagine del Suo amore. Come dice
magnificamente il Salmo: il suo ‘amore è edificato per sempre, [la sua]
fedeltà è più stabile dei cieli’ (Sal 88, 3)”.
Papa San Giovanni Paolo II, con papa Benedetto e i loro predecessori,
ci ha presentato San Giuseppe come modello di vita interiore,
sottolineando il silenzio del santo, che parla più forte di quanto
facciano le parole. “I Vangeli parlano esclusivamente di ciò che
Giuseppe ‘fece’”, ha detto il pontefice polacco. “Tuttavia, consentono
di scoprire nelle sue ‘azioni’, avvolte dal silenzio, un clima di
profonda contemplazione. Giuseppe era in quotidiano contatto col mistero
‘nascosto da secoli’, che ‘prese dimora’ sotto il tetto di casa sua”.
La festa liturgica di San Giuseppe, sposo della Beata Vergine Maria e
Confessore della Fede, si celebra ogni anno il 19 marzo. In
preparazione a questa festa, offriamo ai nostri lettori una potente
Preghiera di 30 Giorni a San Giuseppe.
Ci si potrebbe chiedere perché 30 giorni. Secondo la tradizione, San
Giuseppe morì proprio prima che Gesù iniziasse il suo ministero
pubblico. La preghiera onora quindi San Giuseppe per ciascuno dei 30
anni che ha trascorso con Gesù e Maria sulla Terra.
Questa preghiera può essere recitata in qualsiasi periodo di 30
giorni, ma con l’avvicinarsi della festa di San Giuseppe questo è un
momento particolarmente opportuno per rivolgersi a lui chiedendo il suo
aiuto e la sua guida per tutte le nostre necessità, per quelle della
nostra famiglia, dei nostri cari, dei nostri amici e di tutte le persone
che hanno bisogno di preghiere.
E se si inizia uno o due giorni dopo non bisogna preoccuparsi. San Giuseppe vive al di fuori del tempo.
PREGHIERA DI TRENTA GIORNI A SAN GIUSEPPE
IN ONORE DEI 30 ANNI CHE HA TRASCORSO CON GESÙ E MARIA
Beato e glorioso Giuseppe, padre gentile e amorevole e amico di tutti
coloro che soffrono! Sei il buon padre e protettore degli orfani, il
difensore di chi non ha difesa, il patrono dei bisognosi e di chi
soffre.
Prendi in considerazione la mia richiesta. I miei peccati hanno
attirato su di me il giusto dispiacere del mio Dio, e sono quindi
avvolto dall’infelicità. Ricorro a te, amorevole custode della famiglia
di Nazareth, per ottenere aiuto e protezione. Ti prego di ascoltare con
preoccupazione paterna le mie più fervide preghiere, e di ottenere per
me i favori che chiedo.
Te lo chiedo per l’infinita misericordia dell’eterno Figlio di Dio,
che Lo ha spinto ad assumere la nostra natura e a nascere in questo
mondo di dolore.
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Te lo chiedo per la stanchezza e la sofferenza che hai sopportato
quando non hai trovato alloggio a Betlemme per la Santa Vergine, né una
casa in cui il Figlio di Dio potesse nascere. Essendo rifiutati ovunque,
hai dovuto permettere alla Regina del Paradiso di far nascere il
Redentore del mondo in una grotta.
Te lo chiedo per la bellezza e il potere di quel sacro Nome, Gesù, che hai dato all’adorabile Bambino.
Te lo chiedo per la dolorosa tortura che hai provato ascoltando la
profezia del santo Simeone, che affermò che il Bambino Gesù e la sua
santa Madre sarebbero state le vittime future dei nostri peccati e del
loro grande amore per noi.
Te lo chiedo per il tuo dispiacere e per il dolore della tua anima
quando l’angelo ti ha detto che la vita del Bambino Gesù era nelle mire
dei suoi nemici. Per via del loro progetto malvagio, hai dovuto fuggire
con Lui e con la sua beata Madre in Egitto.
Te lo chiedo per tutta la sofferenza, la stanchezza e le difficoltà di quel viaggio lungo e pericoloso.
Te lo chiedo per la tua cura nel proteggere il Sacro Bambino e la sua
Madre Immacolata durante il vostro secondo viaggio, quando vi è stato
ordinato di tornare nel vostro Paese.
Te lo chiedo per la tua vita pacifica a Nazareth, dove hai conosciuto
tante gioie e tanti dolori. Te lo chiedo per la tua grande
preoccupazione quando tu e sua Madre avete perso il Bambino per tre
giorni.
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Te lo chiedo per la gioia che hai provato ritrovandolo nel Tempio, e
per il conforto che hai trovato a Nazareth vivendo in compagnia del
Bambino Gesù.
Te lo chiedo per la splendida sottomissione che Egli ha mostrato nella sua obbedienza nei tuoi confronti.
Te lo chiedo per l’amore e la conformità che hai mostrato
nell’accettare l’ordine divino di partire da questa vita e dalla
compagnia di Gesù e Maria.
Te lo chiedo per la gioia che ti ha riempito l’anima quando il
Redentore del mondo, che ha trionfato sulla morte e sull’inferno, è
entrato in possesso del Suo regno, e ti ci ha condotto con onori
speciali.
Te lo chiedo attraverso la gloriosa Assunzione di Maria e attraverso
quella felicità senza fine che hai con lei alla presenza di Dio. O buon
padre! Ti prego, per tutte le tue sofferenze, i tuoi dolori e le tue
gioie, di ascoltarmi e di ottenere per me ciò che ti chiedo.
(Dire le proprie richieste o pensarle)
Ottieni per tutti coloro che hanno chiesto le mie preghiere tutto ciò
che è loro utile nel progetto divino. E infine, mio caro patrono e
padre, stai con me e con tutte le persone che mi sono care nei nostri
ultimi istanti, perché possiamo cantare eternamente le lodi di GESÙ,
MARIA e GIUSEPPE. San Giuseppe, fa’ che possiamo condurre una vita
irreprensibile, libera dal pericolo grazie alla tua assistenza.
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lunedì 27 febbraio 2017
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